Sostenibilità
Sostenibilità: ecco cosa facciamo
Cosa significa per un'attività artigianale essere sostenibile?
Per rispondere a questa domanda, prendiamo in esempio un modello di business nato di recente e considerato uno dei meno sostenibili a livello ambientale, sociale ed economico.
Il fast fashion.
Questo modello prevede:
- nella maggior parte dei casi, delocalizzazioni delle produzioni in località a basso costo dove i diritti dei lavoratori sono un miraggio;
- produzione di capi d'abbigliamento di bassa qualità e quindi di minore durata;
- un alto impatto ambientale dovuto sia alla breve durata dei capi ma anche all'inquinamento dei processi di lavorazione in alcune imprese.
Lascia che ti dica una cosa...
L'artigianato è tutt'altro. 🦁
Essere artigiani vuol dire creare con le proprie mani degli oggetti unici con la qualità che solo l'artigianato riesce a garantire.
Ci sono molte realtà come la nostra che lavorano con materie prime naturali, oppure c'è chi sceglie la nobile missione di creare nuove cose utilizzando materiali riciclati.
Noi di Coryum siamo tutto questo ma non solo.
Questa che leggerai non è una semplice lista, ma un impegno continuo a migliorare sempre più la sostenibilità delle nostre fasi di lavorazione.
Produzione artigianale locale
Non siamo una grande industria e non importiamo dall'estero nessun semi lavorato.
Tutte le nostre creazioni vengono fatte a mano dall'artigiano Massimiliano nella bottega del centro storico di Cerveteri, in provincia di Roma.
100% Artigianato locale italiano.
Pellame conciato al vegetale
I manufatti venduti nel nostro e-commerce sono fatti tutti in vera pelle conciata in Toscana.
E quindi? Cosa c'è di sostenibile in questo?
Quello che sto per dirti è molto importante, quindi ascolta...
Il pellame è un sottoprodotto proveniente dall'industria alimentare!
Le pelli degli animali che vengono allevati per il latte o la carne vengono recuperate dalle concerie che, attraverso la concia, le rendono un materiale unico.
Senza il lavoro delle concerie, il pellame andrebbe nelle discariche e fosse come dimostrato in alcuni video!
Una vera e propria economia circolare.
Quello che devi sapere però, è che non tutti i pellami hanno una lavorazione sostenibile.
Per questo motivo noi abbiamo scelto la strada più difficile e lunga.
Ma sicuramente quella più virtuosa.
Potevamo scegliere di utilizzare pellami conciati con metalli come il cromo, soprattutto perchè:
- Sono meno costosi;
- Hanno maggiore varietà di colori;
- I tempi di lavorazione sono brevi.
Invece abbiamo scelto la strada fatta di antiche tradizioni italiane e di lavorazioni a mano che richiedono tempo e abilità artigiane.
La strada del pellame conciato al vegetale.
Questa tecnica ha origine nella preistoria e avviene in modo lento, immergendo le pelli per decine di giorni in bottali con sostanze naturali come i tannini, presenti nel legno degli alberi.
Dopodiché, il pellame viene fatto essiccare all’aria aperta e viene tinto con coloranti naturali.
Purtroppo, visti i costi e i tempi lunghi, solamente il 20% del pellame viene viene lavorato con la concia al vegetale.
Perchè scegliere un prodotto fatto a mano in cuoio conciato al vegetale?
Ecco i 4 motivi più importanti:
- L’assenza di cromo trivalente e altre sostanze chimiche, garantiscono l’assenza di dermatiti, rossori e reazioni allergiche;
- Il cuoio conciato al vegetale è traspirante! Questo significa che una scarpa fatta con questo materiale, non suderà il piede ne causerà cattivi odori;
- È a basso impatto ambientale! Il processo della concia vegetale ha un basso impatto ambientale. Anche le acque di scarico sono completamente riutilizzabili per fertilizzanti e compost;
-Un pellame conciato al vegetale mantiene la sua naturalezza nella grana! Non solo, col passare del tempo diventerà sempre più bello e avrà una sua storia ricca di esperienze vissute con te.
Materie prime naturali e certificate biologico
Oltre al pellame conciato al vegetale, utilizziamo cotone biologico certificato stampato dal fornitore italiano Miroglio Textile per fare le fodere interne.
Packaging
Per le confezioni del prodotto, utilizziamo le scatole in cartone del produttore Self Packaging, che utilizza materie prime proveniente da foreste controllate FSC.
Per l'imballaggio, il nastro è fatto in carta ecologica e le scatole sono fatte con il 70% di materiale riciclato come dichiarato dal fornitore RajaPack.
Maggiori dettagli puoi trovarli sul sito di RajaPack.
Lavorazione ecologica
Oltre a lavorare a mano le nostre creazioni, utilizziamo anche colle ecologiche a base d'acqua in modo da garantire una lavorazione più sicura per noi ma anche meno inquinante rispetto alle tradizionali colle.
Collaborazioni con piccoli artigiani e creativi
La creatività è contaminazione di idee.
Collaboriamo con piccoli artigiani come la nostra pittrice Luana e l'artista Giorgia che dipingono e tatuano a mano le nostre creazioni su richiesta rendendole ancora più uniche.
Il progetto di riforestazione di Shopify
Spedire un prodotto in una località che dista anche migliaia di chilometri comporta un'emissione di carbonio.
Che significa?
Nell'ultimo anno, i commercianti iscritti a Shopify hanno spedito circa 1,1 miliardo di pacchi.
Secondo una stima conservativa questo corrisponde a 1 trilione di chilometri.
Si hai letto bene.
1 TRILIONE!
1 000 000 000 000 000 000 km
25 milioni di viaggi intorno alla Terra.
100 volte la distanza tra il Sole e Nettuno.
Immagina quanti corrieri, navi e aerei si sono mossi.
Cosa possiamo fare?
Ci sono due opzioni:
- Ridurre le emissioni;
-Compensare quelle rimanenti.
Ottimo!
Ma che significa compensare quelle rimanenti?
Te lo spiego subito.
Le emissioni di carbonio che non possono essere ridotte possiamo compensarle.
Se da un lato abbiamo una emissione negativa dovuta alle spedizioni, dall'altra abbiamo bisogno di compensarla e neutralizzarla.
Come?
Ad esempio attraverso la riforestazione.
E proprio con questo nobile scopo che abbiamo aderito al virtuoso programma della start-up Pachama.
Per ogni creazione che spediamo, in base alla lunghezza del tragitto e al peso del pacco, una percentuale del ricavo andrà a finanziare la riforestazione di alcune zone della foresta Amazzonica.
I motivi di questa scelta sono moltissimi, ma uno in particolare:le foreste riescono a catturare il 30% delle emissioni annuali di carbone.
Attraverso strumenti come droni, satelliti e intelligenza artificiale, i ragazzi dell'azienda Pachama a riescono a calcolare la densità della biomassa in determinati spazi e scoprire quali sono le aree che hanno bisogno di interventi.
Per avere più dettagli e seguire il progetto a cui abbiamo aderito, puoi visitare la pagina dedicata cliccando qui.